Rev. Fra Francesco Demelas, Sac.

ALCUNI TESTIMONI DELL’OSPITALITA’

Esemplari per santità di vita   


Rev. Fra FRANCESCO DEMELAS, sac.


Nato a Lodine (Nuoro) il 28 maggio 1774.

Morto a Cagliari il 30 maggio 1851.

Entrato nel noviziato il 3 dicembre 1796 ed emessa la professione religiosa il 18 dicembre dell’anno seguente, veniva destinato agli studi ecclesiastici ed ordinato sacerdote il 10 agosto 1804.

Zelante e paterno al capezzale dli infermi, per le sue eminenti qualità di mente e di cuore, fu maestro dei novizi in Roma dal 1815 al 1817, a Cagliari dal 1825 al 1828 e dal 1837 al 1843; nonché maestro dei neoprofessi in Sardegna dal 27 giugno 1817.

Nel Capitolo provinciale  del 1818 venne eletto Priore di Cagliari. Ebbe affidati compiti di fiducia sia come segretario nelle Visite canoniche nella Provincia Sarda, che come presidente di Capitoli Provinciali.

Il p. Demelas fu un grande devoto di Maria: era solito invocarla spessissimo con una sola parola che indica tutta la sua filiale fiducia ed abbandono nel suo patrocinio: “Mamma!”. E fu altresì un grande apostolo della devozione alla Vergine Madre, specialmente sotto il titolo di Madonna della Salute che egli diffuse non solo tra gli infermi, a Cagliari e nei villaggi vicini, ma anche in tutta la Sardegna.

Nella sua camera vi era un finestrino che gli permetteva di guardare l’interno della chiesa. Ivi, in ginocchio, passava lunghe ore, di giorno e di notte, adorando il SS. Sacramento: era solito dire che tra le tante grazie ricevute dal Signore vi era quella d’esser stato fatto “suo cortigiano”.

Negli ultimi anni di vita era tormentato da febbri intermittenti e da molti altri disturbi che sopportava con invitta pazienza per amor di Dio. Spirò santamente, com’era vissuto, nello stesso mese in cui era nato: mese di maggio dedicato alla Madonna sotto il cui materno sguardo si era svolta tutta la sua vita. Pochi momenti prima che spirasse, fu vista una luce, ritenuta prodigiosa, posarsi sul suo volto, mentre un’altra luce appariva sul letto dell’ospedale.

Le sue spoglie mortali riposano nella chiesa, dedicata a Sant’Antonio Abate, adiacente al suo ospedale, sotto il pulpito, nel pilastro tra la cappella della Madonna d’Itria e quella della Madonna della Salute, dove furono trasferite il 5 giugno 1853.

Padre Salvatore Collu, sac., suo confratello e confidente,  scrisse un “Breve ristretto della virtuosa vita  del fu m. r. padre Francesco Demelas sacerdote dell’ordine di s. Gio. di Dio”.

 

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