Protezione delle Persone in situazione di Vulnerabilità

1° Nome della Commissione

Commissione Generale per la protezione delle persone in situazione di vulnerabilità


2º Obiettivo Generale della Commissione

Il presente Regolamento ha la finalità di descrivere gli obiettivi, la composizione, le funzioni e l’ambito di attuazione della Commissione per la protezione delle persone vulnerabili nell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, affinché i luoghi in cui l’Ordine è presente siano spazi sicuri per tutte le persone.


3º Obiettivi operativi e metodo di lavoro della Commissione

a) Elaborare le politiche e le linee generali per tutto l’Ordine negli ambiti della formazione, prevenzione e attuazione di fronte a possibili denunce di abuso, seguendo gli orientamenti della Chiesa e rispettando le leggi civili e penali dei Paesi in cui l’Ordine è presente.

b) Rivedere e aggiornare i protocolli e le procedure dell’Ordine a livello generale sulla protezione delle persone in situazione di vulnerabilità.

c) Conoscere la realtà dell’Ordine nel mondo relativamente a questo tema;

d) Promuovere la creazione della Commissione per la protezione delle persone in situazione di vulnerabilità in ogni Provincia dell’Ordine, stabilendo dei criteri per la loro costituzione.

e) Stabilire criteri per l’elaborazione di moduli di formazione e sensibilizzazione per Confratelli e Collaboratori, in coordinamento con la Commissione Generale di Formazione iniziale e permanente e con la Scuola dell’Ospitalità.

f) Promuovere l’applicazione di politiche provinciali per prevenire gli abusi.

g) Appoggiare le Commissioni Provinciali nella creazione di meccanismi interni per identificare e denunciare i presunti abusi.

h) Appoggiare le Commissioni Provinciali nell’identificazione e valutazione delle situazioni di rischio, includendo i fattori di rischio psicosociale che possono derivare dalla forma organizzativa e dal contenuto del lavoro, e concretamente:

  1. dalle persone in situazione di vulnerabilità, assistite nelle Opere e nei Servizi dell’Ordine, in regime di ospedalizzazione, ambulatorio o a domicilio;

  2. dai Confratelli e dai Collaboratori, nel senso più ampio del termine, secondo l’art. 21 degli Statuti Generali dell’Ordine, in particolare valutare i rischi e prevenirli;

i) Promuovere iniziative di ricerca in questo campo;

j) Coordinarsi con la Commissione Generale di Bioetica, al fine di creare sinergie tra le due Commissioni.


4º Composizione della Commissione

  • Fra José Augusto Gaspar LOURO, Responsabile;

  • P. Damián ASTIGUETA, s.j. Università Gregoriana di Roma;

  • Dr.ssa Maria CORRIGAN, Designated Liaison Person, (DLP), Provincia Occidentale d’Europa;

  • P. Luis Orlando TORRES SANTOS, s.j. Rettore del Collegio Internazionale del Gesù – Roma;

  • Fra André SENE, Segretario.


5º Accompagnare e aiutare le Commissioni Provinciali

La Commissione Generale per la protezione delle persone in situazione di vulnerabilità manterrà una stretta relazione con le Commissioni Provinciali, animandone il lavoro, sollecitando le informazioni quando necessarie, e inviando la documentazione che produce la stessa Commissione Generale.

La Commissione Generale, attraverso il suo Responsabile e il Segretario, sarà a disposizione delle Province e delle Commissioni Provinciali per qualsiasi consulenza e informazione di cui dovessero aver bisogno.

Le Province nomineranno una persona come referente (Responsabile della Commissione Provinciale per la protezione delle persone in situazione di vulnerabilità), che potrà essere contattata dalla Commissione Generale. Qualora non sia stata costituita la Commissione Provinciale, i contatti si manterranno direttamente con il Superiore Provinciale o con persona da lui designata.

La Commissione Generale studierà le forme più adeguata per accompagnare le Province e le Commissioni Provinciali, con una presenza concreta presso le Province qualora fosse necessario.

Se lo considera opportuno, si potranno realizzare incontri dei Responsabili delle Commissioni Provinciali con la Commissione Generale, per trattare temi concreti o per la loro formazione.


6º Frequenza delle riunioni

Normalmente la Commissione si riunirà tre volte l’anno, secondo il calendario stabilito dalla Commissione stessa.

Si potranno tenere altre riunioni straordinarie, qualora fossero necessarie o per motivi di urgenza, di persona o anche via teleconferenza.

Le riunioni saranno convocate dal Responsabile della Commissione, attraverso il Segretario, che invierà la lettera di convocazione almeno 20 giorni prima della riunione fissata. Nei casi delle riunioni convocate d’urgenza, lo si farà prima possibile.

Il luogo e le condizioni logistiche per la celebrazione delle riunioni saranno definiti dopo aver consultato il segretario della Commissione


7º Redazione del verbale e invio alla Commissione Generale

Il Segretario della Commissione ha la responsabilità di redigere il verbale di ogni riunione, e di inviarlo prima possibile ai membri della Commissione.

I verbali dovranno essere archiviati presso la Segreteria Generale della Curia.

Una copia del verbale sarà inviata al Superiore Generale.

Il Segretario invierà a tutti i membri della Commissione la lettera di convocazione e l’ordine del giorno della riunione in programma, con le modalità indicate al punto precedente.


8º Approvazione del Regolamento

Il presente Regolamento, ed eventuali future modifiche, dovranno essere approvati dal Definitorio Generale, su proposta del Responsabile della Commissione.

 

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