Emmanuele Lengue
365 TESTIMONIANZE DI OSPITALITA’ |
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Confratello |
Africa |
Emmanuele Lengue |
Sono nato il 22/01/1985 a Lomé. Dopo il battesimo e la confermazione, sono entrato in un gruppo della Legione di Maria, dove una delle attività era visitare i malati. Queste visite mi davano ogni volta la forza di fare di più. Una sera, tornando dal servizio, incontrai un amico che aspirava ad entrare nell’Ordine di San Giovanni di Dio, che quella stessa sera avrebbe dovuto partecipare ad un incontro con il Confratello incaricato delle vocazioni. Mi invitò ad accompagnarlo. Dopo l’incontro, il Confratello mi chiese se volevo fare un’esperienza in una delle loro comunità. All’inizio non accettai. Dopo qualche tempo, il mio amico mi invitò ancora ad accompagnarlo, e quella volta il Confratello mi propose di visitare uno dei loro ospedali. Dopo aver riflettuto, accettai di andare assieme al mio amico. Quando arrivai all’ospedale, mi colpì la sofferenza dei malati, soprattutto dei più poveri. Era la prima volta che vedevo un ospedale con così tanti malati, per la maggior parte poveri. Mi ha colpito vedere come lavoravano i Confratelli e come si accostavano ai malati. Sulla strada del ritorno, il Confratello mi fece notare come questa esperienza avesse fatto breccia nel mio cuore, e mi propose di far parte di questa famiglia religiosa, affinché anch’io potessi aiutare i malati. La mia risposta, anche quella volta, fu negativa. Tornando a casa, non potevo smettere di pensare a quella esperienza, e dopo qualche mese di riflessione decisi di parlare ai miei genitori della mia scelta di entrare nell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio. Inizialmente erano contrari, ma in seguito sono stati d’accordo e mi hanno dato la loro benedizione. Sono dunque tornato da quel Confratello e gli ho parlato della mia decisione di entrare in convento. Egli si felicitò con me, e qualche giorno dopo, una volta adempiute tutte le formalità, feci il mio ingresso nel Postulantato.