Robert Buder
365 TESTIMONIANZE DI OSPITALITA’ |
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Collaboratore |
Austria |
Robert Buder |
La competenza professionale è una premessa indispensabile per ogni operatore che lavora in ospedale, indipendentemente dall’ambito in cui opera. Praticare e sperimentare l’ospitalità nel servizio che presta, rappresenta indubbiamente un valore aggiunto. L’impegno quotidiano dell’operatore sanitario che già all’epoca di San Giovanni era fatto di tanta routine e di tante preoccupazioni, è composto da tanti piccoli gesti e da tante azioni che si danno per scontate, ma scontate non sono. Prima vedere la persona, poi la malattia… essere gentili, percepire la richiesta di aiuto negli occhi dell’altro… comunicare su un piano paritario … tutte cose apparentemente piccole, gesti comuni, che però nel loro insieme determinano l’atmosfera di un ospedale.
La cosa bella è che tutto questo avviene nei nostri ospedali quasi in maniera spontanea, inconsapevole: la dedizione al paziente è quasi istintiva. Ci prendiamo cura di lui, ci facciamo carico di lui. Ospitalità per noi significa essere cosciente in ogni momento che sono io persona a stare di fronte al paziente, e non un’istituzione anonima. L’ospitalità è sempre l’incontro tra due persone, ciascuna con la sua unicità.
E il risultato è sempre un risultato duplice come affermano le Costituzioni dell’Ordine dei Fatebenefratelli: „Rafforziamo la fecondità del nostro servizio apostolico: ... nella comunione con quelli che soffrono, consapevoli che il nostro amore misericordioso per loro non è mai un atto unilaterale: anche noi, infatti, quando serviamo gli ammalati, siamo sempre beneficati“.