Lavoro nel Sanatorio Marittimo dove sono responsabile del coordinamento e della supervisiono della squadra di manutenzione o costruzione, come pure di quella che si occupa, tra l’altro, dell’informatica, dei telefoni, del sito web e della posta elettronica, a cui do anche il mio sostegno. Prendo parte alla formazione del gruppo folcloristico dei lavoratori e dei volontari, che partecipa a varie attività del Sanatorio, quali le visite canoniche, la celebrazione delle Feste nazionali, il Natale, ecc.

Coordino inoltre la Catechesi particolare. Cerco di svolgere al meglio i compiti che mi vengono affidati; sono al servizio dei bambini, in quanto ogni cosa fatta bene contribuisce a migliorare la loro qualità di vita. Mi è capitato di lasciare quello che stavo facendo per prendere un caffè con qualcuno di loro, poiché io intendo l’ospitalità come pietra angolare della mia vita quotidiana. Il Sanatorio per me è lo strumento grazie al quale ho potuto fare del bene realizzando opere di carità, e questo mi rende molto felice. Ci sono sempre difficoltà e problemi, incomprensioni e a volte rotture delle relazioni interpersonali. Tuttavia possiamo sempre superarlo quando si esce da se stessi  e si comprende che tutti dobbiamo tendere verso un obiettivo comune, che nel nostro caso sono i bambini. Personalmente non mi aspetto nulla in cambio.