Solennità del Patrocinio della Beata Vergine Maria

lettera circolare del Priore Generale


Cari Confratelli, Collaboratori e membri della Famiglia Ospedaliera di San Giovanni di Dio,

Il prossimo 17 novembre, terzo sabato del mese, celebreremo la solennità del Patrocinio della Beata Vergine Maria sull’Ordine Ospedaliero e Patrona della nostra Famiglia Ospedaliera di San Giovanni di Dio. Vi giungano i miei migliori auguri, e l’invito a celebrare questa festa con gioia e amore per Maria, nostra Madre.

La devozione alla Vergine Santissima è parte fondamentale della spiritualità del nostro Ordine, ed è stata sempre presente lungo tutta la sua storia, fino ai nostri giorni. E’ un’eredità che abbiamo ricevuto dal nostro Fondatore, e che siamo chiamati a rinnovare ogni giorno, implorando la protezione di Maria e affidandole la vita di ogni membro della nostra Famiglia e quella delle persone che assistiamo nelle nostre Opere Apostoliche, così come quelle dei loro familiari.

Nella vita e negli scritti di San Giovanni di Dio, un posto speciale era riservato alla Vergine Maria, sempre intatta, coma amava definirla. Dopo essere stato dimesso dall’Ospedale Reale di Granada, e in seguito all’incontro con il Maestro Avila, decise di recarsi in pellegrinaggio al Monastero di Guadalupe, come ci riporta Francesco de Castro, il suo primo biografo: “ Si mise subito in cammino verso nostra Signora di Guadalupe, e vi andò per visitare la Vergine nostra Signora e renderle grazie degli aiuti e favori ricevuti, e chiederle nuovo soccorso ed aiuto per la nuova vita che intendeva fare, perché diceva di aver sentito sempre il suo manifesto favore ed aiuto in tutti i suoi travagli e necessità.” (Francesco de Castro, Storia della vita e sante opere di Giovanni di Dio, cap. X).

A Granada si trova la Chiesa del Sacrario, oggi diversa da quella che conobbe San Giovanni di Dio. grazie ad una testimonianza, sappiamo che il nostro Fondatore si trovava lì dopo aver ascoltato il sermone del Maestro Avila che, per grazia di Dio, generò la sua conversione. Diversi biografi, successivi al Castro, plasmarono e alimentarono la leggenda mistica secondo cui la Vergine, accompagnata da San Giovanni Evangelista, apparve a San Giovanni di Dio e gli impose una corona di spine, simboleggiando così la dedizione e la sofferenza del nostro Fondatore con la passione di Gesù Cristo. In una delle cappelle della Chiesa c’è una rappresentazione del Calvario, accanto alla quale si trova una lapide commemorativa che evoca le preghiere e i favori divini ottenuti grazie all’intercessione del beato Giovanni. (Cfr. Benavides, F., Granada, la ciudad que cautivó a Juan de Dios. Guía del viajero hospitalario. Granada 2009, pagg. 45-47)

Oltre le circostanze storiche concrete, sicuramente San Giovanni di Dio, nel suo andare e venire per la città di Granada, passava ed entrava frequentemente nella Chiesa del Sacrario, per ritrovarsi accanto al Signore e a sua Madre, ringraziandoli per l’aiuto che sosteneva la sua vita spirituale e la sua opera, e chiedendo loro, come a Guadalupe, protezione e altro aiuto per soccorrere i poveri, i malati e i bisognosi di cui si occupava ogni giorno, e che aumentavano continuamente. Ci sono altri fatti della sua vita, e nei suoi scritti, che mostrano la sua forte devozione alla Regina dell’Ospitalità.  Sappiamo che l’amore e la protezione che egli sperimentò nella sua vita sono stati una costante anche per l’Ordine, lungo tutto l’arco della sua storia.

In questo momento, chiedo alla nostra Famiglia Ospedaliera di San Giovanni di Dio che, nella solennità di quest’anno, implori la protezione della Madre Celeste per due realtà difficili che sta vivendo il nostro Ordine. La prima è quella di Batibo, in Camerun, dove il nostro piccolo Ospedale, la nostra Comunità e l’intera nostra Famiglia stanno vivendo momenti molto complicati a causa della situazione politica, praticamente di pre-guerra civile, in questa parte del Camerun. Di fronte alla migrazione delle persone, alla paura e alla morte, il nostro Centro è praticamente l’unico ancora aperto nella regione che si occupa delle necessità basilari della gente. La seconda situazione è quella del Venezuela. Conoscete tutti la difficile realtà sociale e politica che attraversa il Paese, con necessità sempre maggiori e di ogni tipo, con un alto tasso di povertà e di malnutrizione infantile. I Confratelli e tutta la Famiglia dell’Ordine in Venezuela continuano a prestare i servizi, cercando di adattarsi alle nuove necessità. Mentre ringraziamo i nostri Confratelli e i Collaboratori per la testimonianza che stanno dando in entrambe queste situazioni, a Batibo e in Venezuela, chiediamo l’appoggio della nostra Famiglia e la protezione di Maria, nostra Madre, che invochiamo con la stessa devozione che aveva il Fondatore, chiedendo il suo aiuto materno e costante per i nostri Confratelli di questi due Paesi e per tutta la popolazione, in particolare per le persone malate e quelle più bisognose.

 

Come sapete, fra due mesi celebreremo il LXIX Capitolo Generale dell’Ordine, che ha per titolo “Costruendo il futuro dell’Ospitalità”. Si tratta di un avvenimento di grande importanza per la nostra Istituzione che, mettendosi in ascolto dello Spirito del Signore, vuole intravedere le strade che dovrà percorrere nel futuro per continuare ad essere fedele al carisma e alla missione di Ospitalità.  Chiedo a tutti, specialmente in questa solennità, di invocare la Madonna del Patrocinio affinché ci benedica, ci accompagni e ci guidi nella preparazione e durante lo svolgimento del Capitolo. Chiedo alla nostra Famiglia di intensificare sin da questo momento la preghiera per il buon esito del Capitolo, avvalendosi anche delle preghiere redatte per l’occasione dalla Commissione Preparatoria.

 

A nome mio personale e a nome di tutta la Curia Generalizia, vi auguro una felice celebrazione della solennità della Madonna del Patrocinio. Chiediamo a Maria di benedire il nostro amato Ordine e quanti fanno parte della Famiglia Ospedaliera di San Giovanni di Dio.

Vi saluto tutti fraternamente.

 

Fra Jesús Etayo

Superiore Generale

 

Salva questo testoSegnala ad un amicoStampaTorna alla pagina precedenteTorna alla home page