Iniziato il progetto europeo MOVE ON
Con una
prima riunione in videoconferenza del 29 gennaio è ufficialmente iniziato il nuovo progetto MOVE ON - la cui candidatura
era stata presentata dall’ufficio di Bruxelles “Hospitality Europe” - dedicato alla
riabilitazione dei pazienti attraverso programmi personalizzati di attività
motoria ed esercizio fisico praticati in apposite aree interne alle strutture
socio-sanitarie.
Il nuovo progetto
MOVE ON durerà 18 mesi fino all’estate 2025 con la partecipazione del Centro
dei Fatebenefratelli a Kainbach bei Graz (Austria), Fondazione San Giovanni di
Dio – Lisbona (Portogallo), ospedale San Giovanni di Dio - Santa Cruz di
Tenerife (Spagna), Istituto San Giovanni di Dio – Genzano di Roma (Italia)
insieme alla Fondazione Purissima Concezione delle Suore ospedaliere – Granada
(Spagna). Il titolo originale del progetto è “MOtivating patients to
Voluntary physical Exercise Outside Nursing programmes” (acronimo in
inglese: MOVE ON) e ha l’obiettivo di condividere e promuovere in Europa i programmi più efficaci per il
mantenimento della salute psico-fisica attraverso una regolare attività fisica
da parte delle persone assistite anche dopo il completamento dei cicli di
terapia e cure ed accompagnandola all’osservazione di comportamenti corretti in
ambito nutrizionale, all’importanza della prevenzione diagnostica ed al
rispetto dell’ambiente. Il progetto MOVE ON è stato valutato molto
positivamente dalla Commissione europea in quanto contribuisce in modo molto
concreto e diretto all’iniziativa dell’UE “HealthyLifeStyle4All”destinata alla promozione di uno stile di vita
sano per tutte le generazioni e i gruppi sociali, con l’obiettivo di migliorare
la salute e il benessere dei cittadini europei.
Oltre alle attività nei singoli centri, i
partners organizzeranno tre incontri transazionali: a Genzano di Roma e a Santa
Cruz di Tenerife nel 2024, per poi concludere il progetto con un incontro
finale a Kainbach bei Graz nel 2025.
Le attività del nuovo progetto MOVE ON saranno documentate anche sulla pagina web dell’ufficio europeo www.hospitality-europe.eu
Finanziato dall'Unione europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell'Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l'Unione europea né l'EACEA possono esserne ritenute responsabili