Giovanni
d’Avila, detto l’apostolo dell’Andalusia, era nato nel 1499 in Almodóvar del Campo
(Ciudad Real) e morto il 10 maggio 1569 a Montilla (Cordova), fu beatificato da
Leone XIII, canonizzato nel 1970 da Paolo VI e proclamato Dottore della Chiesa
universale da Benedetto XVI il 7 ottobre 2012. Di lui ci rimangono tre lettere
scritte a Giovanni di Dio per guidarlo nella via della perfezione e nelle opere
di carità. Il Castro, primo biografo di san Giovanni di Dio, descrive il
maestro d’Avila come ”un eccellente uomo, maestro in teologia, luce e splendore
di santità, prudenza e lettere, a tutti quelli del suo tempo, e tale che, col
suo buon esempio e con la sua dottrina, nostro Signore, in tutta la Spagna, ricavò gran numero
di anime, in ogni genere e stato di persone (...). E siccome le sue prediche
erano tali e tanto celebri, lo seguiva, con molta ragione, un gran numero di
gente, e così fu in quel giorno; fra gli altri andò ad ascoltarlo anche
Giovanni di Dio” (cap. VII ).