In questi giorni si sono tenute in Malawi le celebrazioni per ricordare i 25 anni di presenza dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio in questo Paese del continente africano. I primi Confratelli ad arrivare avevano risposto a quanto era emerso nel Capitolo Generale di Roma del 1988, e cioè che la richiesta più urgente di ospitalità veniva dalle aree del mondo in via di sviluppo. Fu così che i Confratelli irlandesi, rispondendo a questa richiesta e all’invito formale dell’Amministratore Apostolico della Diocesi di Mzuzu, arrivarono in Malawi e fondarono un’opera per lavorare nel campo della salute mentale. Agli inizi degli anni ’90, infatti, il Malawi aveva un’unica struttura pubblica di questo tipo.
Sin dall’inizio, i Fatebenefratelli si sono presi cura di malati mentali, anziani, bambini abbandonati per le strade di Mzuzu o con disabilità, persone con diversi tipi di dipendenze, e hanno aperto un centro per la formazione dei pazienti che hanno sconfitto la malattia mentale e dei giovani in situazione di vulnerabilità. L’Ordine ha fondato anche una Scuola di Scienze Infermieristiche, con due corsi di studio.
Da Mzuzu l’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio ha ampliato i propri servizi a Lilongwe, aprendo un centro di cura e di trattamento.
Dopo 25 anni in Malawi, sono 305 i Collaboratori che contribuiscono in modo fattivo alla missione di ospitalità; più di 250 gli studenti della Scuola; 9 giovani nel pre-postulantato, 3 postulanti, 6 novizi, 5 professi temporanei e un professo solenne.
Per commemorare questo anniversario, le celebrazioni hanno visto la benedizione e l’inaugurazione delle nuove strutture. L’Arcivescovo Mons. T. Ziyaye e il Superiore Generale dell’Ordine, Fra Jesús Etayo, hanno benedetto la cappella, l’edificio destinato alla comunità e quello del blocco amministrativo, oltre al centro per il trattamento e il recupero dalle dipendenze. Si è tenuta una conferenza incentrata soprattutto sulla salute materna e sulle dipendenze, quindi le celebrazioni si sono concluse con la Santa Messa di ringraziamento presieduta dal Vescovo John Ryan, seguita da un rinfresco nella sala della Scuola di Scienze Infermieristiche.