Sono 78 i religiosi Fatebenefratelli che si sono riuniti a Roma per il 69° Capitolo Generale dell’Ordine, che si tiene dal 14 gennaio al 5 febbraio 2019. Il primo giorno, e precisamente il 14 gennaio, è stato dedicato alla preghiera, al discernimento e alla riflessione “per comprendere ciò che lo Spirito Santo vuole da noi”.
Il Capitolo Generale si tiene ogni 6 anni, e riunisce i rappresentanti di tutte le Province dell’Ordine, che è presente in 54 Paesi con un migliaio di Confratelli e circa 60.000 Collaboratori, tutti al servizio delle persone che sono in una situazione di fragilità. Nel corso delle prossime settimane, l’assemblea si soffermerà su quanto è stato realizzato nel sessennio che si è ormai concluso, e stenderà un piano d’azione per il Superiore Generale e il suo Consiglio che saranno eletti.
Per rimarcare l’importanza di vivere il Capitolo Generale come un vero tempo spirituale, i capitolari hanno iniziato con una giornata di riflessione, prima dell’apertura ufficiale dei lavori che inizieranno domani, 15 gennaio. “Vogliamo che questo Capitolo sia un vero tempo di discernimento spirituale” – ha sottolineato Fra Jesús Etayo, Superiore Generale. Introducendo la giornata, che è animata dal gesuita P. John Dardis, Fra Jesús ha insistito sul fatto che “in questo Capitolo Generale vogliamo lasciare spazio allo Spirito Santo, che è il grande attore del Capitolo. Non dovrà essere come un congresso qualsiasi, un incontro aziendale o di un gruppo che si riunisce soltanto per elaborare un programma strategico. La finalità di questo Capitolo è quella di essere un tempo per ascoltare lo Spirito Santo. Dobbiamo avere la capacità e la forza per metterci in ascolto, per discernere ciò che vuole da noi”.
I Fatebenefratelli, giunti a Roma da tutto il mondo, si riuniranno in plenaria ma anche in gruppi linguistici, per affrontare “la costruzione del futuro dell’Ospitalità” per l’Ordine Ospedaliero, secondo il tema scelto per questo Capitolo Generale.