Lo scorso 8 aprile, nel corso della riunione della Regione Europa, presso la Curia Generalizia, è stato presentato il progetto del Noviziato Europeo a tutti i Superiori Provinciali d’Europa.
La comunità formativa del Noviziato Europeo, composta da Fra Luis Marzo (Spagna), maestro dei novizi, Fra Angelo Sala (Italia), Fra Tymoteus Holozubiec (Polonia) e Fra Damian Horvath (Ungheria), accompagnati da Fra Benigno Ramos (già responsabile della formazione nella Curia Generalizia), hanno avuto delle riunioni periodiche già dal mese di ottobre dello scorso anno, per elaborare il progetto di vita comunitaria, il progetto formativo del Noviziato e per pianificare alcuni aspetti economici e pratici per la ristrutturazione della Casa che ospiterà il Noviziato, e che si trova a Brescia, in Italia.
La formazione è uno dei pilastri fondamentali che sostengono la nostra vita come Fratelli di San Giovanni di Dio. E’ il mezzo più efficace per ottenere uno sviluppo personale, rispondere alle esigenze della vita religiosa di oggi, assumere l’identità dell’Ordine e per rafforzare la nostra identità ospedaliera.
Siamo altresì convinti che questa casa di formazione interprovinciale sarà un’opportunità per accogliere la pluralità e la ricchezza degli stili di vita religiosa delle diverse Province europee. Vogliamo che sia un progetto solido e allo stesso tempo flessibile, che tenga conto delle necessità individuali dei candidati, per poterli aiutare a discernere e consolidare la propria vocazione.
Certamente siamo consapevoli delle sfide che dovremo affrontare in questo progetto, come quelle linguistiche o delle diverse culture. Per superarle, pensiamo che una preparazione adeguata dei formandi e l’apprendimento della lingua italiana faciliteranno un inserimento più integrale e una migliore assimilazione dei contenuti del programma e della dinamica del gruppo.
I giovani formati in questo ambiente interprovinciale avranno più facilità nella condivisione e nel lavorare con i Confratelli di altre Province, e ciò li aiuterà a realizzare un discernimento comune, non solo a livello Provinciale, ma dell’Ordine in Europa di fronte al futuro.
Il successo di questo progetto si basa sull’appoggio del governo delle Province, sulla qualità e la continuità dei programmi, sulla fiducia nei formatori e sull’accompagnamento adeguato e individualizzato delle persone. Pensiamo che il noviziato europeo riuscirà a trasmettere un senso più universale e interculturale della formazione dell’Ordine.